Nel muro del tempo
ho scolpito i ricordi
memorie dell’anima
sospiri del cuore
piante inaridite
s’inerpicano stanche
ove rovi spinosi
bruciati dal sole
stentano sterili
ragioni di vita
ma da intonaci gialli
crepati dagli anni
un nuovo vigore
riemerge
mutevole a tratti
nella catarsi
di innumerevoli vite
Nel girotondo
dell’oggi e domani
si torna bambini
con il cuore in mano
ma il muro rimane
metafora arcana
d’un disegno lontano
tracciato
col sangue indelebile
del genere umano.
(Cetty)
La rivisitazione delle memorie dell'anima è sempre dolorosa e solo la catarsi la rende accettabile.
RispondiEliminaCiao Cetty.
Cara Cettina, non ho parole per qualificare questa grande poesia, i suoi versi aprono l'anima!!!
RispondiEliminaCiao e buon 1° maggio cara amica.
Tomaso
Bei versi e dolce ritorno all'infanzia "con il cuore in mano" mentre il muro si staglia come emblema doloroso.
RispondiEliminaBellissima poesia.
Ciao
Gabriella
Ogni muro ha le sue piccole o grandi crepe, che rappresentano altrettante "ferite".
RispondiEliminaL'importante è che il "muro" abbia retto agli insulti del tempo e possa reggere in futuro e, oltre alle crepe, presenti pure dei verdeggianti arbusti, simbolo della vita che erompe e si rinnova, a dispetto di tutto.
Un cordiale e affettuoso saluto alla valente autrice.
Quanta verità, in questi bellissimi versi! Un bacio, cara Cettina.
RispondiEliminaGrazie a tutti per i graditi commenti.
RispondiEliminaA presto nei vostri blog.
BUONA DOMENICA
Speranza...durante l'arco di una vita...
RispondiEliminaBei versi, cara Cettina.