Blog di poesie, ricette e pensieri

mercoledì 28 maggio 2014

LA NAVE

         Vi presento mio nipote Andrea,un giovane ventenne, studente in Medicina che ama scrivere racconti.
            La seguente è una sua riflessione sulla vita .......                                                       






                                       LA NAVE


Perchè non riusciamo mai a vivere nel tempo? L’uomo non è in grado di vivere gli istanti, di entrare in sintonia con il tempo che vive. Fateci caso..l’uomo è una nave che viaggia in un oceano di esperienze, di situazioni, di convenzioni, di eventi…ed a navigare questo oceano non è solo…potremmo immaginare l’uomo come una nave che insegue altre navi, e che nello stesso tempo viene seguita a distanza da altre ancora.
Queste navi sono i nostri sogni, le ambizioni, gli obbiettivi, o i ricordi. In altre parole, il passato e il futuro. Noi siamo continuamente proiettati verso queste dimensioni, e non c’è bisogno di considerare tempi lunghi…considerate un punto, l’attimo. Riusciamo mai ad essere dentro quel punto? No, non riusciamo. Se ci fate caso, qualsiasi cosa noi facciamo, è tale da permetterci di pensare all’istante successivo. Siamo con un amico, ci stiamo divertendo, ma già pensiamo a ciò che dobbiamo fare prima di rientrare a casa. Stiamo leggendo una pagina di un libro, e  con la mente siamo alla pagina successiva, proviamo ad immaginare quel che accadrà, sogniamo di arrivare alla fine, per scoprire l’inatteso finale, e quando arriviamo lì vorremmo non averlo mai fatto, perché sappiamo che nell’istante successivo  è finito il fascino del bellissimo libro . Raggiungiamo un importante obbiettivo, e l’ambizione vola  al successivo, perché non riusciamo mai a godere neppure dei nostri successi. Per non parlare delle navi da cui siamo inseguiti…il passato, che non ci abbandona mai, che ci fa voltare continuamente, e allora anche un momento felice può diventare l’ombra di un momento passato .
Non siamo mai nell’attimo, nel momento e non  riusciamo a godere mai. 
E’ per questo che tanti di noi non riescono ad essere mai realmente soddisfatti della propria vita? Ci avviciniamo alle navi che seguiamo, facciamo preda del bottino che portano, e siamo rivolti verso la prossima vittima, e molto, troppo spesso siamo noi a venir raggiunti dalle navi che ci seguono. Quante volte vi è capitato di pensare “vorrei fermare il tempo in questo momento”? Credo che qui sia la chiave…per essere realmente felici abbiamo bisogno di poter vivere l’istante, di chiudere il tempo.
 Cosa può permetterlo? L’amore? Due navi che si toccano, si uniscono, e rimangono sospese, insieme, al centro di quell’oceano, mentre  le navi che inseguiamo fuggono all’orizzonte, e quelle che ci seguono si arrendono alla forza di due vele che si uniscono? Forse.
Oppure la solitudine, la ricerca di se stessi, quando si decide di navigare in un oceano sconosciuto, senza alcuna esperienza esterna oltre quelle che viviamo sottocoperta, accettando di affrontare la difficoltà di una navigazione in solitaria, dove non c’è futuro, non ci sono ambizioni o bottini da raggiungere? Forse....
Di certo non basteranno due parole buttate su un foglio, o su un display, per chiarirlo…ma spero che queste parole possano generare uno spunto di riflessione. Riusciremo mai a vivere quel punto in cui ci troviamo, felici, soddisfatti, consapevoli di essere nel tempo?Forse allora saremo in grado di  fermarci,in questo smisurato oceano che è la vita , gettare un’ancora, godendoci il meraviglioso spettacolo di una volta stellata che si ferma sopra i nostri occhi, sospesa in un attimo…in un punto del tempo.
(Andrea)

lunedì 19 maggio 2014

ALLA SFINGE






(dal web)





Ti ho visto

 solenne e maestosa

custode di millenari segreti

indifferente

 allo sfacelo umano

testimone di eventi

forse mai narrati.

Ti ergi

 al di sopra di tutto e di tutti

inglobata nel cosmo dell'oblio.

La storia ti è passata innanzi,

gli eventi non ti hanno scalfito.

Davanti a te

il mio mondo è svanito

ed io stessa piccola piccola

mi sono annullata

assorbita

 dal tuo fascino misterioso.

Sei l'immortalità stagliata

ad infrangere

 la vacuità del tempo.

I secoli passati

 non ti hanno lambito

e gli altri a venire ti troveranno

sempre immensa e viva

nel tuo eterno splendore.



 (Cettina G.)






martedì 13 maggio 2014

ESTASI

Cettina



          Esplosione di stelle......   
una nube argentata ricopre la terra
ogni essere ne assorbe la linfa
 rinasce il mondo.......
rinasco anch'io novella farfalla;
lo spirito è nuovo
la mente pulita
fantasmi evanescenti del passato,
svaniscono le ore cupe,
i gelidi momenti.
le lunghe sere strette nella morsa del dubbio:
svaniscono.
Scivolo nel fiume caldo dell'amore
immersa
a tratti ne assorbo la linfa,
ne gusto il sapore,
mi inebrio nell'armoniosa essenza
a poco a poco mi sciolgo
miscellanea di odori e sapori
insieme aspri e penetranti
oh! lusinghevole ebbrezza......
Lo spirito è appagato : la mente è serena,
mentre una calma inafferrabile mi prende
e mi pervade fino a scoppiare:
atomi di sogni s'intrecciano e si respingono 
l'anima mia vaga sperduta.....
Che nessuno la cerchi!
(Cettina G.)

(dal web)

sabato 3 maggio 2014

MAGGIO




Maggio odoroso
distende tappeti profumati
su colline ondulate
e pianure colorate
danzano api e farfalle
al concerto di grilli e cicale
s’alza verso il cielo
un inebriante olezzo azzurrato
come manto di Madonna
nei borghi venerata
in questo mese a Lei dedicato
nascono infiorate sulle scalinate
con cuscini di petali inanellati
ed in suo onore ricamati.


Maggio voluttuoso
che invoglia innamorati a palesarsi
 a fanciulle dalle labbra rosate
sussurrando madrigali
su fiumi di sospiri vellutati
e s’apprestano ad amori inconfessati.



Maggio generoso
che offre a piene mani
cornucopie di sapori prelibati
in un canestro di ramoscelli intrecciati
doni succosi e mielati di
  fragoleti e frutteti
allineati come scolaretti disciplinati
a narrare  l’eterno mistero del creato 
(Cettina)

martedì 29 aprile 2014

HO VISTO UN BAMBINO

foto tratta da internet
 

Ho visto un bambino
                             Strappato alla mamma
Ho visto un bambino
                       Negato a suo padre
                                                                       L’ho visto
                       Giocare alla guerra
                                  E morire sui campi minati
L’ho visto
              Senza sogni
               Senza giochi
                          Umiliato e picchiato
                         Spacciare per strada
                                                               Ho visto
                                     Due occhi di bimbo sbarrati
                                        Tra l’onde d’un mare straniero                   
                                                                                Guardare il cielo
                                                                                Fra corpi annegati
                                                                                E sogni finiti...
(Cettina G.)

martedì 22 aprile 2014

LEGAMI D'AMORE

                                                           
Volute di luce

in brividi di pelle

assaporate da labbra

 infuocate

 nel gioco accorato

di anime

assorbite ed incatenate

su sentieri di vita

dove sbocciano corolle

ai colori del tempo

arcobaleno iridato

nel buio cosmico

di un destino tessuto



al di là della razionalità

ove la purezza e l’immensità

né determina il mistero

(Cettina G.)

mercoledì 16 aprile 2014

E' PASQUA




Si schiudono i cuori
è Pasqua del Signore
squillano le campane
 liberate dalle corde del peccato
per l’Agnello resuscitato
il cui sangue la terra ha mondato
sorridono  gemme sugli steli
inondano rondini i cieli
l’azzurro manto  ha sostituito il nero velo
cirri di porpora ricamano i monti
fontane d’acqua lavano i prati
l’umano respira il divino
si nutrono i cuori
nel serpeggiare degli argentei ulivi
sulle scalinate dei campanili  
 svettanti al cielo
regno di gloria e di perdono
inneggiano le menti 
s’aprono i sensi
risorge un nuovo mondo
frutto di pace e fratellanza
nel girotondo dei popoli.
 (Cettina G.)