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domenica 27 gennaio 2013

LA GIORNATA DELLA MEMORIA A CALTAGIRONE

Oggi anche a Caltagirone è stata celebrata la “Giornata della memoria”con una suggestiva cerimonia comprendente la scopertura di una lapide in memoria dell'olocausto nella via Judeca una volta zona di insediamento ebraico dove esisteva una sinagoga in seguito trasformata in chiesa.
Si sono alternate molte autorità nel commemorare l'olocausto ,subito dopo è stata letta una preghiera in ebraico ed in italiano ed in conclusione il coro della comunità”Amici di Israele”ha intonato un canto ebraico.










I primi Ebrei si stabilirono a Caltagirone intorno all'anno Mille ,costruendo il loro ghetto in una
zona disabitata , nominata la Judeca ,dove con alterne vicende,  vi rimasero fino a1 l741 .

Nel 1428 durante la dominazione spagnola in Sicilia fu emanato un regio decreto che obbligava gli ebrei a soggiornare esclusivamente all'interno del ghetto e di portare il segno distintivo; contemporaneamente si mirò alla conversione forzata al cristianesimo.
 A contrastare quest'ultima molti ebrei offrirono al re somme considerevoli e tra costoro anche la comunità che risiedeva a Caltagirone .
Il convincimento che gli Ebrei possedessero grosse somme di denaro (ottenuta attraverso il commercio, di cui essi erano maestri ) fece accrescere in molti paesi ,nei loro confronti, molta invidia da parte della popolazione cittadina.
Però a causa dei riti religiosi praticati dagli ebrei,intorno al 1474 si sparse in tutta Europa la diceria di sacrilegi commessi ed uccisioni di bambini . Diceria che valse a cagionare tumulti e a praticare maltrattamenti a loro carico
Grazie alle loro ricchezze ,però gli ebrei di Caltagirone riuscirono a comprarsi l'immunità e a salvarsi dalle prigioni, e dalle persecuzioni ; in tal modo, con i rilevanti proventi derivanti dai tributi versati alla corona  ne trasse vantaggio la città , anche  in raffronto con la città di Catania .
Ma  nel 1492 ,a seguito del decreto di espulsione, emanato da Ferdinando II e Isabella di Castiglia essi furono costretti o ad emigrare, lasciando,  tutti i loro beni alla Corona, o a convertirsi al cristianesimo, con l'obbligo di cambiare anche il nome.
Molti ebrei emigrarono .Tanti altri nonostante la conversione e la promessa di immunità furono condannati dall'Inquisizione Spagnola per il reato di giudaismo recidivo..
Nel 1741 un'ultima espulsione, voluta dal re Ferdinando di Borbone II, rese definitiva la fuoriuscita
degli Ebrei dalla Sicilia.
Dopo l'espulsione, i pochi rimasti si sono confusi con la comunità cristiana









PREGHIERA EBRAICA















La Targa affissa alla memoria è stato un atto voluto per ricordare le sofferenze che questo popolo ha dovuto sopportare e subire, pur incolpevole, a causa di intolleranze razziali e discriminazioni religiose.
 .La cerimonia si è poi conclusa con un concerto molto struggente e coinvolgente ,di canti ebraici in lingua originale, accompagnati oltre che dagli strumenti classici: violino, chitarra ,tamburello,anche dal suono particolare di tre corni contorti così come vengono descritti nella Bibbia.
E' inutile dire l'emotività che si è percepita nella sala tra gli astanti.
.

33 commenti:

  1. Che storia interessante ci hai raccontato. Ho letto anni fa un bel saggio dal titolo Pasque di sangue che trattava appunto delle persecuzioni subite dagli ebrei a causa della diceria dei sacrifici di bambini.
    Emozionante questa vostra giornata della memoria.
    Ciao, buona serata.
    Antonella

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    1. Durante il periodo dell'inquisizione gli ebrei in tutta l'Europa, hanno subito maltrattamenti e sono stati ghettizzati.Ciò è successo anche nel Veneto a causa delle dicerie sui loro riti sacrificali ,molti furono uccisi.Tutto ciò avveniva perchè detenevano grandi ricchezze .Buona serata

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  2. Una travagliatissima storia, quella degli Ebrei, nel corso di secoli.
    Grazie per l'esauriente esposizione.

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    1. Ho fatto un piccolo sunto ,ma ci sarebbe tanto da ricordare come il fiorente commercio che praticavano, portava lustro e ricchezza al territorio,come pure la loro capacità imprenditoriale ,infatti con la diaspora l'economia dei territori che loro abitavano ebbe una crisi economica.Buona serata

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  3. sono rimasta segregata a casa,e non sapevo di questa cerimonia,mentre conoscevo la storia e le vicissitudini degli Ebrei,grazie del reportage
    buon inizio settimana

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    1. Avendone notizia mi è sembrato fare conoscere quest'azione lodevole della nostra città.Ciao

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    2. volevo scrivere "mi è sembrato giusto"

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  4. Grazie della storia degli ebrei, la hai spiegata veramente bene. La storia purtroppo si ripete che questo popolo sia perseguitato da troppo tempo...
    Speriamo che non si ripeta simili atrocità cara Tagara.
    Tomaso

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    1. Purtroppo questo popolo ha subito persecuzioni già da quando i Romani hanno conquistato la Palestina e da allora è cominciata la Diaspora .Buon pomeriggio Cettina

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  5. Pur conoscendo in parte la storia degli Ebrei, il tuo racconto è stato oltremodo piacevole ed esaustivo.
    Un popolo perseguitato da sempre.

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    1. La storia di questo popolo purtroppo risale al 70 D.C. al tempo dell'imperatore romano Tito, ma sarebbe troppo complicato descriverlo in un breve spazio.Grazie per la visita .Buon pomeriggio

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  6. Grazie per questo post, è stato davvero interessante e bello, inoltre hai raccontato il tutto in modo dettagliato e scorrevole ;)
    buona giornata

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    1. Ho cercato di raccontare brevemente alcuni secoli di storia. Ciao

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  7. Atto di presenza
    oggi, lunedì 28 gennaio 2013 alle ore 13,48
    sono quì e ho letto.

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    1. Buon pomeriggio e benvenuto in questa pagina di cronaca rievocativa.Ti aspetto al più presto,ciao

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  8. Lodevole iniziativa, contro le discriminazioni/ persecuzioni di ogni genere, non ci sono parole.
    In questo specifico caso, si è cercato di fare giustizia, per quanto possibile.
    Molto significative le foto che hai postato.

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    1. E'giusto riconoscere gli errori,soprattutto per evitare di ripeterli.Buon pomeriggio




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  9. Anche tu Cettina hai dedicato spazio a questo tragico momento storico.
    Una pagina da ricordare per non dimenticare.
    ciaooooo

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    1. Ho voluto ricordare questa giornata con una manifestazione tangibile e non con ricordi che forse conosciamo tutti.Buon pomeriggio

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  10. ciao cettina, come sono felie anche io di corrispondere con facilità ed anche frequenza. la tua esposizione storica cosìchiara e scorrevole mi trova concorde nel condannare la cecità del pregiudizio e l ,orrore della profonda violenza dell,animo umano. ma la poesia lo riabilita e aspetto di leggerti presto ciao daniela fabriano

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  11. Ciao carissima, purtroppo in quel periodo buio e contorto della nostra società, è accaduto che la violenza bruta perpetrata contro chi non sapeva difendersi ,ha lasciato gli altri a distaccarsi ,come se ciò non li riguardava ,o per indifferenza o per paura. Gli aguzzini spesso persone deboli o problematici si nascondevano dietro la forza delle armi e del terrore.Ora almeno riconosciamo le colpe e facciamo ammenda. E' sempre un vero piacere leggerti a presto.

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  12. Ciao Cettina, grazie per questa tua documentazione, molto significativa e toccante, ricordarli e' il minimo che possiamo fare, una storia allucinante ai confini della realta', ciao grazie baci rosa a presto.))buona giornata

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    1. Buon giorno,cara Rosa ,hai ragione infatti la targa che la città ha dedicato agli ebri nella giornata del ricordo è un gesto molto significativo di civiltà.

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    1. Per non dimenticare bisogna lasciare segni tangibili.
      Buona giornata

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  14. Ciao Cettina, un post veramente interessante..non sapevo questa storia. Ma ce ne sono tante intorno a questo popolo perseguitato da troppo tempo!!..per non dimenticare...
    Buona serata, Stefania

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    1. Ciao Stefania,grazie per il commento.Bellissime sempre le tue foto

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  15. Cara Cetti solo oggi leggo il tuo racconto della giornata della memoria. Complimenti! non sapevo questa storia e soprattutto una storia così remota. Praticamente è un popolo martoriato da sempre, hai fatto bene a ricordarlo. Le nuove generazioni lo devono sapere e far si che non si ripeta. Ciao un bacio M. Grazia

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  16. E' giusto conoscere la nostra storia anche se ci fa male. Ti abbraccio ciao

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  17. condivido ciò che hanno scritto, hai fatto bene a ricordare....
    bel blog!

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  18. Ciao. benvenuta e complimenti per il tuo blog

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  19. Solo adesso leggo di questa storia, non ne ero a conoscenza e l'ho letta molto volentieri, anche perchè raccontata molto bene e sinteticamente (da vera professoressa di italiano). Bella storia e triste nello stesso momento, come tu sai io del popolo ebreo ne so qualcosa, anche perche' vi ho lavorato per ben 19 anni il mio datore di lavoro è ebreo libanese ed allora...quante storie avrei anch'io da raccontare...un bacione tua Jolanda

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  20. Mi piacerebbe conoscere anche le tue storie per farne tesoro.
    Baci a voi tutti.

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