Oggi anche a Caltagirone è stata
celebrata la “Giornata della memoria”con una suggestiva cerimonia
comprendente la scopertura di una lapide in memoria dell'olocausto
nella via Judeca una volta zona di insediamento ebraico dove esisteva
una sinagoga in seguito trasformata in chiesa.
Si sono alternate molte autorità nel
commemorare l'olocausto ,subito dopo è stata letta una preghiera in
ebraico ed in italiano ed in conclusione il coro della comunità”Amici
di Israele”ha intonato un canto ebraico.
zona disabitata , nominata la Judeca
,dove con alterne vicende, vi rimasero fino a1 l741 .
Nel 1428 durante la dominazione spagnola in Sicilia fu emanato un regio decreto che obbligava gli ebrei a soggiornare esclusivamente all'interno del ghetto e di portare il segno distintivo; contemporaneamente si mirò alla conversione forzata al cristianesimo.
A contrastare quest'ultima molti ebrei offrirono al re somme considerevoli e tra costoro anche la comunità che risiedeva a Caltagirone .
Il convincimento che gli Ebrei
possedessero grosse somme di denaro (ottenuta attraverso il
commercio, di cui essi erano maestri ) fece accrescere in molti
paesi ,nei loro confronti, molta invidia da parte della popolazione
cittadina.
Però a causa dei riti religiosi praticati
dagli ebrei,intorno al 1474 si sparse in tutta Europa la diceria di
sacrilegi commessi ed uccisioni di bambini . Diceria che valse a
cagionare tumulti e a praticare maltrattamenti a loro carico
Grazie alle loro ricchezze ,però gli
ebrei di Caltagirone riuscirono a comprarsi l'immunità e a salvarsi
dalle prigioni, e dalle persecuzioni ; in tal modo, con i rilevanti
proventi derivanti dai tributi versati alla corona ne trasse
vantaggio la città , anche in raffronto con la città di Catania .
Ma nel 1492 ,a seguito del decreto di
espulsione, emanato da Ferdinando II e Isabella di Castiglia essi furono
costretti o ad emigrare, lasciando, tutti i loro beni alla
Corona, o a convertirsi al cristianesimo, con l'obbligo di cambiare anche il nome.
Molti ebrei emigrarono .Tanti altri
nonostante la conversione e la promessa di immunità furono
condannati dall'Inquisizione Spagnola per il reato di giudaismo
recidivo..
Nel 1741 un'ultima espulsione, voluta
dal re Ferdinando di Borbone II, rese definitiva la fuoriuscita
degli Ebrei dalla Sicilia.
Dopo l'espulsione, i pochi rimasti si
sono confusi con la comunità cristiana
La Targa affissa alla memoria è stato un atto voluto per ricordare le sofferenze che questo popolo ha
dovuto sopportare e subire, pur incolpevole, a causa di
intolleranze razziali e discriminazioni religiose.
.La cerimonia si è poi conclusa con un concerto molto struggente e coinvolgente ,di canti ebraici in lingua originale, accompagnati oltre che dagli strumenti classici: violino, chitarra ,tamburello,anche dal suono particolare di tre corni contorti così come vengono descritti nella Bibbia.
.La cerimonia si è poi conclusa con un concerto molto struggente e coinvolgente ,di canti ebraici in lingua originale, accompagnati oltre che dagli strumenti classici: violino, chitarra ,tamburello,anche dal suono particolare di tre corni contorti così come vengono descritti nella Bibbia.
E' inutile dire l'emotività che si è
percepita nella sala tra gli astanti.
.
Che storia interessante ci hai raccontato. Ho letto anni fa un bel saggio dal titolo Pasque di sangue che trattava appunto delle persecuzioni subite dagli ebrei a causa della diceria dei sacrifici di bambini.
RispondiEliminaEmozionante questa vostra giornata della memoria.
Ciao, buona serata.
Antonella
Durante il periodo dell'inquisizione gli ebrei in tutta l'Europa, hanno subito maltrattamenti e sono stati ghettizzati.Ciò è successo anche nel Veneto a causa delle dicerie sui loro riti sacrificali ,molti furono uccisi.Tutto ciò avveniva perchè detenevano grandi ricchezze .Buona serata
EliminaUna travagliatissima storia, quella degli Ebrei, nel corso di secoli.
RispondiEliminaGrazie per l'esauriente esposizione.
Ho fatto un piccolo sunto ,ma ci sarebbe tanto da ricordare come il fiorente commercio che praticavano, portava lustro e ricchezza al territorio,come pure la loro capacità imprenditoriale ,infatti con la diaspora l'economia dei territori che loro abitavano ebbe una crisi economica.Buona serata
Eliminasono rimasta segregata a casa,e non sapevo di questa cerimonia,mentre conoscevo la storia e le vicissitudini degli Ebrei,grazie del reportage
RispondiEliminabuon inizio settimana
Avendone notizia mi è sembrato fare conoscere quest'azione lodevole della nostra città.Ciao
Eliminavolevo scrivere "mi è sembrato giusto"
EliminaGrazie della storia degli ebrei, la hai spiegata veramente bene. La storia purtroppo si ripete che questo popolo sia perseguitato da troppo tempo...
RispondiEliminaSperiamo che non si ripeta simili atrocità cara Tagara.
Tomaso
Purtroppo questo popolo ha subito persecuzioni già da quando i Romani hanno conquistato la Palestina e da allora è cominciata la Diaspora .Buon pomeriggio Cettina
EliminaPur conoscendo in parte la storia degli Ebrei, il tuo racconto è stato oltremodo piacevole ed esaustivo.
RispondiEliminaUn popolo perseguitato da sempre.
La storia di questo popolo purtroppo risale al 70 D.C. al tempo dell'imperatore romano Tito, ma sarebbe troppo complicato descriverlo in un breve spazio.Grazie per la visita .Buon pomeriggio
EliminaGrazie per questo post, è stato davvero interessante e bello, inoltre hai raccontato il tutto in modo dettagliato e scorrevole ;)
RispondiEliminabuona giornata
Ho cercato di raccontare brevemente alcuni secoli di storia. Ciao
EliminaAtto di presenza
RispondiEliminaoggi, lunedì 28 gennaio 2013 alle ore 13,48
sono quì e ho letto.
Buon pomeriggio e benvenuto in questa pagina di cronaca rievocativa.Ti aspetto al più presto,ciao
EliminaLodevole iniziativa, contro le discriminazioni/ persecuzioni di ogni genere, non ci sono parole.
RispondiEliminaIn questo specifico caso, si è cercato di fare giustizia, per quanto possibile.
Molto significative le foto che hai postato.
E'giusto riconoscere gli errori,soprattutto per evitare di ripeterli.Buon pomeriggio
EliminaAnche tu Cettina hai dedicato spazio a questo tragico momento storico.
RispondiEliminaUna pagina da ricordare per non dimenticare.
ciaooooo
Ho voluto ricordare questa giornata con una manifestazione tangibile e non con ricordi che forse conosciamo tutti.Buon pomeriggio
Eliminaciao cettina, come sono felie anche io di corrispondere con facilità ed anche frequenza. la tua esposizione storica cosìchiara e scorrevole mi trova concorde nel condannare la cecità del pregiudizio e l ,orrore della profonda violenza dell,animo umano. ma la poesia lo riabilita e aspetto di leggerti presto ciao daniela fabriano
RispondiEliminaCiao carissima, purtroppo in quel periodo buio e contorto della nostra società, è accaduto che la violenza bruta perpetrata contro chi non sapeva difendersi ,ha lasciato gli altri a distaccarsi ,come se ciò non li riguardava ,o per indifferenza o per paura. Gli aguzzini spesso persone deboli o problematici si nascondevano dietro la forza delle armi e del terrore.Ora almeno riconosciamo le colpe e facciamo ammenda. E' sempre un vero piacere leggerti a presto.
RispondiEliminaCiao Cettina, grazie per questa tua documentazione, molto significativa e toccante, ricordarli e' il minimo che possiamo fare, una storia allucinante ai confini della realta', ciao grazie baci rosa a presto.))buona giornata
RispondiEliminaBuon giorno,cara Rosa ,hai ragione infatti la targa che la città ha dedicato agli ebri nella giornata del ricordo è un gesto molto significativo di civiltà.
EliminaMai dimenticare!
RispondiEliminaSaluti a presto.
Per non dimenticare bisogna lasciare segni tangibili.
EliminaBuona giornata
Ciao Cettina, un post veramente interessante..non sapevo questa storia. Ma ce ne sono tante intorno a questo popolo perseguitato da troppo tempo!!..per non dimenticare...
RispondiEliminaBuona serata, Stefania
Ciao Stefania,grazie per il commento.Bellissime sempre le tue foto
EliminaCara Cetti solo oggi leggo il tuo racconto della giornata della memoria. Complimenti! non sapevo questa storia e soprattutto una storia così remota. Praticamente è un popolo martoriato da sempre, hai fatto bene a ricordarlo. Le nuove generazioni lo devono sapere e far si che non si ripeta. Ciao un bacio M. Grazia
RispondiEliminaE' giusto conoscere la nostra storia anche se ci fa male. Ti abbraccio ciao
RispondiEliminacondivido ciò che hanno scritto, hai fatto bene a ricordare....
RispondiEliminabel blog!
Ciao. benvenuta e complimenti per il tuo blog
RispondiEliminaSolo adesso leggo di questa storia, non ne ero a conoscenza e l'ho letta molto volentieri, anche perchè raccontata molto bene e sinteticamente (da vera professoressa di italiano). Bella storia e triste nello stesso momento, come tu sai io del popolo ebreo ne so qualcosa, anche perche' vi ho lavorato per ben 19 anni il mio datore di lavoro è ebreo libanese ed allora...quante storie avrei anch'io da raccontare...un bacione tua Jolanda
RispondiEliminaMi piacerebbe conoscere anche le tue storie per farne tesoro.
RispondiEliminaBaci a voi tutti.