Blog di poesie, ricette e pensieri

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domenica 16 giugno 2019

ESTATE INFUOCATA




Tra le zolle brune,
filari di aride sterpaglie
disegnano sentieri misteriosi,
l'odore acre dei covoni arrotolati
si mischia e sovrappone
alla menta selvatica
di un cespuglio nascosto
mescolanza olfattiva
                                         dei tuoi sensi sopiti.
Dal paese attorcigliato alla collina
il suono della campana
inonda l'aria sciroccosa,
dove uno stormo di passeri
si rincorre e sparisce.
Tu sei lì, impercettibile presenza,
affascinata e soggiogata:
profumi e sapori miscelati
in un nettare bevuto a piene mani
ambrosia della felicità,
dell'infanzia ritrovata
e mai perduta,
gusto dell'uva pigiata
a suon di nenie,
odore di mostarda
stesa ad asciugare al sole,
pomodori e basilico
vocio di donne e bambini
nelle stradine dai muri roventi,
gatti sornioni addormentati all'ombra:
tua madre
dal seno profumato e caldo
i tuoi occhi di bimba incantata...
Estate infuocata...


(Cetty)







martedì 8 novembre 2016

NOVEMBRE


Brivido roco
sfumato di nebbia
batte il vento
su granitico pianto
Novembre s’affaccia
su foglie di Bacco
si levano i calici
colmi di succo
sul desco profumano
 fumanti caldarroste
due mani nodose
raccolgono funghi
frutti odorosi
sottratti ai folletti
dei boschi custodi
la sera ammanta di buio
le nude vie tortuose
davanti al caldo camino
ricama la nonna
nel tepore del cuore
con gesti già lenti
là fuori la pioggia s’avanza
ritmando una danza
con suono sempre più denso
e mentre lava i cupi pensieri
si porta via
il tetro del mondo
in una parte del grigio orizzonte



giovedì 29 ottobre 2015

NOVEMBRE



Brivido roco
sfumato di nebbia
batte il vento
su granitico pianto
Novembre s’affaccia
su foglie di Bacco
si levano i calici
colmi di succo
sul desco profumano
 fumanti caldarroste
due mani nodose
raccolgono funghi
frutti odorosi
sottratti ai folletti
dei boschi custodi
la sera ammanta di buio
le nude vie tortuose
davanti al caldo camino
ricama la nonna
nel tepore del cuore
con gesti già lenti
là fuori la pioggia s’avanza
ritmando una danza
con suono sempre più denso
e mentre lava i cupi pensieri
si porta via
il tetro del mondo
in una parte del grigio orizzonte

(Cetty)