(dal web)
Nell’estrapolare
assiomi percettivi
in
quel vagabondare dell’anima
urge
una pausa
nel
pianoro di un sito
irrazionale e dubbioso
centro
e punto fermo
nell’ondulare del tempo
che raggomitola nello stesso nastro
passato e futuro intersecanti
fili
stessi d’ un’unica trama
che
in simbiosi vivono d’intenti
tessendo
sovrumano progetto
ove cardo intreccia decumano
spalmando
spazio e tempo
che
narrano ineluttabilmente
vecchie
radici e nodosi sterpi
fioriti al di là dell’immaginario
per sorridere al sole di una eclissi
temporanea
e sfuggente
mentre
tutto rientra nella normalità.
(cetty)