Blog di poesie, ricette e pensieri

lunedì 17 febbraio 2020

RITMI





Scandire passi ritmati
su un volatile pentagramma
specchio d'una vita passata
messa a lustro
da un presente armonioso
nello scorrere di giorni
spesi nel gusto del bello
laddove una danza gitana
liberava essenze d'ibrido suono

(Cetty)

domenica 9 febbraio 2020

INCIAMPI





Inatteso imprevisto

spegne ordito di seta

riaffiorano grossi cordoni

dal ventre lunare

ove strali di luce fioca

intersecano tenebre,

il battito modificato

richiama suoni remoti

di un'orchestra stonata

ritmi di percussioni

stridono nell'aria tiepida

d'un insolito inverno 

(Cetty)

giovedì 30 gennaio 2020

ARZIGOGOLI





seguire indizi arruffati
in quell'intrufolare del destino
a districare fili sottili
da grovigli di matasse
rinsecchite nel tempo
dal caldo vento
sprigionato da metafore di vita
arrampicate su pietre arenarie
dove mani rugose
han depositato brandelli
d'indiscussa verità

(Cetty)

mercoledì 22 gennaio 2020

OASI




sfumature rosate

intersecano sentieri di luce

di là voli sbiaditi

accompagnano

passi rugosi,

l'irto sentiero

dei pensieri nascosti

vuole soste

umide di rugiada

dove sprofondare

la fronte accaldata,

in lontananza lenti cammelli

dalle sciolte redini

s'accovacciano stanchi

sulla sabbia rovente

che respira nel vento dell'est

(Cetty)

domenica 16 giugno 2019

ESTATE INFUOCATA




Tra le zolle brune,
filari di aride sterpaglie
disegnano sentieri misteriosi,
l'odore acre dei covoni arrotolati
si mischia e sovrappone
alla menta selvatica
di un cespuglio nascosto
mescolanza olfattiva
                                         dei tuoi sensi sopiti.
Dal paese attorcigliato alla collina
il suono della campana
inonda l'aria sciroccosa,
dove uno stormo di passeri
si rincorre e sparisce.
Tu sei lì, impercettibile presenza,
affascinata e soggiogata:
profumi e sapori miscelati
in un nettare bevuto a piene mani
ambrosia della felicità,
dell'infanzia ritrovata
e mai perduta,
gusto dell'uva pigiata
a suon di nenie,
odore di mostarda
stesa ad asciugare al sole,
pomodori e basilico
vocio di donne e bambini
nelle stradine dai muri roventi,
gatti sornioni addormentati all'ombra:
tua madre
dal seno profumato e caldo
i tuoi occhi di bimba incantata...
Estate infuocata...


(Cetty)







domenica 9 giugno 2019

IRRIVERENZA POLITICA




enfasi smisurata
d'uno strapotere
rubato con inganno
atto a stravolgere
equilibri stabiliti
e codificati nel tempo,
nella smanceria
di fini sottili e subdoli
danzano maschere ambigue
mentre in sagace ghigno
rubano ideali
ad anime d'ingenua nobiltà

(Cetty)

lunedì 27 maggio 2019

ARCHITETTURA




Voci di violini
ricamano trine d’ombre
in sonorità dell’estasi
ove schiavizzare
sentimenti evasi
da prigioni di rabbia
senza muri e senza sbarre
opere sublimi
d’architetti del cuore
pronti ad innalzare
grattacieli effimeri
nell’empatia cementizia
d’un incontro casuale 

(Cetty)


sabato 18 maggio 2019

PERTINENZE





nell'entroterra d'un sogno
s'erge forte un pensiero
emotivi battiti s'inarcano
fluttuando inusitate
aritmie arabescate
nell'archivio d'uno scrigno
serrato da ruggine
d'un tempo stagliato a strisce
ed avviluppato nella gioia di sé.



(CETTY)




domenica 12 maggio 2019


CORI DI MATRI
Quantu è granni lu cori di na matri
pari a Basilica du Vaticanu
cu tanti nicchie e altari
a ogni figghiu c’è nu postu riservatu
u so cori è commu na cassaforti
tutti i segreti teni ammucchiati
chi i so figghi ci hannu cunfidatu
Na matri è commu u mantu da Maronna
Chi teni cunfurtati
ci ponnu addummannari a vita
idda cià dduna
li gioi di li figghi su li so gioi
li duluri su li so duluri
e se si putissi tagghiarisi nu frazzu
pi’ fariccìlli passari,
su tagghiassi senza pinsari
A na matri tuttu si po dummannari
picchì d’ogni guaiu ciavi a suluzioni.
quannu idda sta cu i so f igghi
riri e canta pa cuntintizza
ma quannu nun li viri è un gran duluri
I figghi su pezzi da so carni
e se si staccunu lu strappu
è laceranti e sanguinanti
e a suffirenza è forti assai…..
L’anima di na matri s’attacca ai figghi
e mai si stacca mancu cu la morti
pirchì anchi di dassupra li tieni survigliati
e se hannu bisognu è subitu ‘primirata
pi falli sentiri rincurati
e a so presenza dilicata è
commu un filu di ventu
in mezzu a li capiddi
chi ci fa carizzi menzu a frunti janca
lu cori di na matri è ranni assai
che nessun metru lu po misurari
ed è accussì particolari che si cunfunni
ca biddizza du Creatu!

Cetty

domenica 5 maggio 2019

Genesi poetica

                                                               
                                               
              GENESI POETICA      







a nutrire anime eccelse

ebbre di sogni

in punta di penna

parole e frasi guizzano

in fila indiana

come formiche ammaestrate

a colorare fogli

in ordine sparso

intrecciando cordate di sentimenti

forse mai palesati

la cui danza volteggia

di pagina in pagina

come marina spuma

(Cetty)